Composizione (omaggio a Manlio Rho)



Yari Miele

Nato a Como nel 1977, dopo essersi diplomato nel 1997 all’Istituto Statale d’Arte “Fausto Melotti” di Cantù, nel 2003 si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove frequenta i workshop condotti da Carla Accardi, Gilberto Zorio e Corrado Levi. Già attivo da diversi anni nel panorama artistico ed europeo, ha partecipato a mostre personali e collettive presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, la Triennale Design Museum di Milano, il MiDEC di Laveno, il Progr di Berna, il Pac di Milano, la Kaus Australis di Rotterdam, l’Edicola Radetzky di Milano, la Galleria/Galleria di Ortona, la Galleria Lorenzo Vatalaro di Milano, il Bocs Art di Cosenza, il Base di Milano, il Camusac di Cassino, la Supersimètrica a Madrid, Viafarini a Milano e il Porrentruy in Svizzera. Dal 2013 è co-direttore dello spazio MARS (Milan Artist Run Space).

Composizione (omaggio a Manlio Rho), 2018

La composizione, ispirata a Manlio Rho e all’astrattismo comasco, è una finestra di luce riflessa che si percepisce spostando lo sguardo nel momento in cui avviene l’interazione.

Yari Miele

Nato a Como nel 1977, dopo essersi diplomato nel 1997 all’Istituto Statale d’Arte “Fausto Melotti” di Cantù, nel 2003 si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove frequenta i workshop condotti da Carla Accardi, Gilberto Zorio e Corrado Levi. Già attivo da diversi anni nel panorama artistico ed europeo, ha partecipato a mostre personali e collettive presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, la Triennale Design Museum di Milano, il MiDEC di Laveno, il Progr di Berna, il Pac di Milano, la Kaus Australis di Rotterdam, l’Edicola Radetzky di Milano, la Galleria/Galleria di Ortona, la Galleria Lorenzo Vatalaro di Milano, il Bocs Art di Cosenza, il Base di Milano, il Camusac di Cassino, la Supersimètrica a Madrid, Viafarini a Milano e il Porrentruy in Svizzera. Dal 2013 è co-direttore dello spazio MARS (Milan Artist Run Space).

Composizione (omaggio a Manlio Rho), 2018

La composizione, ispirata a Manlio Rho e all’astrattismo comasco, è una finestra di luce riflessa che si percepisce spostando lo sguardo nel momento in cui avviene l’interazione.