Hidden Stories



Yuri Tsuzuki

Giapponese di nascita, vive e lavora in Carolina, negli Stati Uniti. Scultrice, predilige l’acciaio e operare su scala ambientale focalizzando l’attenzione sul paesaggio urbano, sulle sue caratteristiche fisiche e geografiche. Attratta dai confini dello spazio, ne definisce di nuovi risignificandoli con le sue opere. Le sue esperienze, e in particolare l’incontro tra due realtà diverse, quella giapponese e l’americana, l’hanno spinta a creare opere capaci di entrare in dialogo con media e culture differenti. Dopo gli studi in Art & Archaeology alla Columbia University e alla Princeton University, ha esposto le sue opere in numerose personali e collettive negli Stati Uniti, in Giappone e in tutto il mondo. Tra i suoi progetti più recenti, l’installazione all’Hilton Head Low Country Museum (Usa, 2018), la personale Forest Meditation presso la Hampton III Gallery (Greenville, 2018), i numerosi interventi di arte pubblica nel parco di Greenville (Usa, 2018) e le personali alla Rojo Galeria, all’Atelier Takeisha e alla Galleria Baobab a Bogota (Colombia, 2014 e 2013).

Hidden Stories, 2018

Mi piace raccontare storie – storie dell’infanzia, di amore e di perdita, storie di viaggio, storie sognate e immaginate. Ispirandomi alle Città Invisibili di Italo Calvino, questa scultura riflette sulle storie che non raccontiamo. Quelle che lasciamo nascoste, chiuse tra muri sottili di carta finché non pensiamo di averle, noi stessi, dimenticate.

Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra.

Italo Calvino

Yuri Tsuzuki

Giapponese di nascita, vive e lavora in Carolina, negli Stati Uniti. Scultrice, predilige l’acciaio e operare su scala ambientale focalizzando l’attenzione sul paesaggio urbano, sulle sue caratteristiche fisiche e geografiche. Attratta dai confini dello spazio, ne definisce di nuovi risignificandoli con le sue opere. Le sue esperienze, e in particolare l’incontro tra due realtà diverse, quella giapponese e l’americana, l’hanno spinta a creare opere capaci di entrare in dialogo con media e culture differenti. Dopo gli studi in Art & Archaeology alla Columbia University e alla Princeton University, ha esposto le sue opere in numerose personali e collettive negli Stati Uniti, in Giappone e in tutto il mondo. Tra i suoi progetti più recenti, l’installazione all’Hilton Head Low Country Museum (Usa, 2018), la personale Forest Meditation presso la Hampton III Gallery (Greenville, 2018), i numerosi interventi di arte pubblica nel parco di Greenville (Usa, 2018) e le personali alla Rojo Galeria, all’Atelier Takeisha e alla Galleria Baobab a Bogota (Colombia, 2014 e 2013).

Hidden Stories, 2018

Mi piace raccontare storie – storie dell’infanzia, di amore e di perdita, storie di viaggio, storie sognate e immaginate. Ispirandomi alle Città Invisibili di Italo Calvino, questa scultura riflette sulle storie che non raccontiamo. Quelle che lasciamo nascoste, chiuse tra muri sottili di carta finché non pensiamo di averle, noi stessi, dimenticate.

Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra.

Italo Calvino