Passato presente futuro / 1, Passato presente futuro / 2



Tawa

Nasce a Milano nel 1973. Si avvicina all’Aerosol Art nel ’90 con pratiche di writing quotidiane dipingendo lettere su carrozze  di treni e muri, per poi approdare anche ad altri supporti quali la tela e il legno. La sua pittura, libera e controllata nel contempo, si caratterizza attraverso simboli calligrafici che, mediante lo studio dell’anatomia delle lettere, vanno a creare una colonna vertebrale all’interno dell’opera ottenuta grazie alla sovrapposizione e allo “strecciamento” (allungamento) delle lettere del suo nome. Il colore viene steso a colpi marcati e decisi, come in una sorta di lotta tra l’artista e la tela. Uno dei colori più ricorrenti nelle opere di Tawa è l’oro, una sorta di omaggio a uno dei simboli più importanti di Milano: la Madonnina. Alla parte stilistica del segno si accosta la potenza del gesto e l’espressività della materia, ed è proprio con quest’ultima che l’artista vuole reinterpretare nelle sue opere frammenti di uno scenario urbano come richiamo alle origini del suo percorso. Non a caso i materiali più utilizzati sono il bitume, il cemento, lo stucco, il silicone, le sabbie e le impronte dei pneumatici delle automobili, trasportando così nei suoi quadri frammenti del reale. Tra le mostre più recenti, “Work in progress”, Palazzo Pirola (Gorgonzola, Milano, 2014), “Fan Special Preview”, ex Fornace Naviglio (Milano, 2014), “Codice Genesi”, 77 Art Gallery
(Milano, 2013), “Back 2 Back”, 55°Biennale di Venezia (Venezia, 2013).

Tawa

Nasce a Milano nel 1973. Si avvicina all’Aerosol Art nel ’90 con pratiche di writing quotidiane dipingendo lettere su carrozze  di treni e muri, per poi approdare anche ad altri supporti quali la tela e il legno. La sua pittura, libera e controllata nel contempo, si caratterizza attraverso simboli calligrafici che, mediante lo studio dell’anatomia delle lettere, vanno a creare una colonna vertebrale all’interno dell’opera ottenuta grazie alla sovrapposizione e allo “strecciamento” (allungamento) delle lettere del suo nome. Il colore viene steso a colpi marcati e decisi, come in una sorta di lotta tra l’artista e la tela. Uno dei colori più ricorrenti nelle opere di Tawa è l’oro, una sorta di omaggio a uno dei simboli più importanti di Milano: la Madonnina. Alla parte stilistica del segno si accosta la potenza del gesto e l’espressività della materia, ed è proprio con quest’ultima che l’artista vuole reinterpretare nelle sue opere frammenti di uno scenario urbano come richiamo alle origini del suo percorso. Non a caso i materiali più utilizzati sono il bitume, il cemento, lo stucco, il silicone, le sabbie e le impronte dei pneumatici delle automobili, trasportando così nei suoi quadri frammenti del reale. Tra le mostre più recenti, “Work in progress”, Palazzo Pirola (Gorgonzola, Milano, 2014), “Fan Special Preview”, ex Fornace Naviglio (Milano, 2014), “Codice Genesi”, 77 Art Gallery
(Milano, 2013), “Back 2 Back”, 55°Biennale di Venezia (Venezia, 2013).