Per la sopravvivenza n°12



Isabel Consigliere

Nata nel 1968 a Genova, dove vive e lavora, dopo la maturità classica ha conosciuto Emanuele Luzzati di cui è stata assistente e scenografa realizzatrice. Innumerevoli i progetti realizzati nell’arco di 12 anni, dentro e fuori i teatri, come il soffitto della Biblioteca Ebraica di Roma. Si è poi dedicata esclusivamente alla scultura, che usa per indagare le emozioni, l’interiorità, il rapporto tra la nostra anima e quella del mondo che ci circonda, per lei indissolubilmente concatenate. I suoi medium, come un’ossessione inconscia, sono sempre materiali fragili e trasparenti: carta, acqua, vegetali, tessuti, cera. L’obiettivo: rendere visibile l’invisibile, la meraviglia, il passaggio del limite tra materia e spirito.

Tra le mostre personali, Per la Sopravvivenza (Galleria Studio 44, Genova, 2014) e Every little Thing, a cura di V. Siviero (H. Rosa, Alassio, 2013). Ha partecipato a numerose collettive in musei e gallerie tra cui Layers of art, a cura di M. Simonffy, V. Monteverde, V. Conti (Palazzo Vigado, Budapest, 2017), Sei gradi di separazione (Castello Douglas Scotti, Fombio, 2016), Il Segreto di Eva (Genova, Varese, Vercelli, 2016), Le latitudini dell’arte – Biennale Italia Ungheria (Palazzo Ducale, Genova, 2015), Invito a Tavola – Miniartexil, a cura di L. Caramel (Como, 2015), On your Feet (Galleria UnimediaModern, Genova, 2013).

Isabel Consigliere

Nata nel 1968 a Genova, dove vive e lavora, dopo la maturità classica ha conosciuto Emanuele Luzzati di cui è stata assistente e scenografa realizzatrice. Innumerevoli i progetti realizzati nell’arco di 12 anni, dentro e fuori i teatri, come il soffitto della Biblioteca Ebraica di Roma. Si è poi dedicata esclusivamente alla scultura, che usa per indagare le emozioni, l’interiorità, il rapporto tra la nostra anima e quella del mondo che ci circonda, per lei indissolubilmente concatenate. I suoi medium, come un’ossessione inconscia, sono sempre materiali fragili e trasparenti: carta, acqua, vegetali, tessuti, cera. L’obiettivo: rendere visibile l’invisibile, la meraviglia, il passaggio del limite tra materia e spirito.

Tra le mostre personali, Per la Sopravvivenza (Galleria Studio 44, Genova, 2014) e Every little Thing, a cura di V. Siviero (H. Rosa, Alassio, 2013). Ha partecipato a numerose collettive in musei e gallerie tra cui Layers of art, a cura di M. Simonffy, V. Monteverde, V. Conti (Palazzo Vigado, Budapest, 2017), Sei gradi di separazione (Castello Douglas Scotti, Fombio, 2016), Il Segreto di Eva (Genova, Varese, Vercelli, 2016), Le latitudini dell’arte – Biennale Italia Ungheria (Palazzo Ducale, Genova, 2015), Invito a Tavola – Miniartexil, a cura di L. Caramel (Como, 2015), On your Feet (Galleria UnimediaModern, Genova, 2013).