Liberato, Livia



Michael Rotondi

Nato a Bari nel ’77, vive e lavora a Milano. «Una fede incrollabile nell’arte che, per lui, è prima di tutto “bene comune, sociale e pubblico” e che non deve omologarsi per compiacere il mercato. Rotondi è un artista tutto di un pezzo, la cui ricerca artistica ruota attorno a tre temi fondamentali: memoria collettiva, amore e memoria personale, che sviluppa con un linguaggio ricco di suggestioni provenienti dal mondo della musica, ma anche dall’universo della street art, dell’illustrazione indipendente e dell’immaginario punk, indie e pop, con incursioni sia nella cultura “alta” che popolare». (Nicola Maggi).

Oggi è docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED di Como. Nel 2017 espone con la personale End Hits al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, realizza un progetto con Wurmkos al Padiglione d’Arte Vivente (PAV) di Torino ed è finalista del Premio Cairo nella mostra a Palazzo Reale (Milano). Nel 2016 è pubblicato il volume monografico Michael Rotondi 2006-2016. I don’t care about painting (E20 Progetti editore) ed è invitato alla Biennale di Teheran. Nella personale Post-ornamento (Area/B, Milano, 2016) riflette sul concetto di Beuys, la riconciliazione tra uomo e natura. Tra le altre personali recenti, Soviet Funk (Buzz-Kill, Livorno, 2016), Rumore Rosso (Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, 2016), Good Morning, Captain (Soap, Milano, 2015) e Rysuje!!! (Galleria V9, Varsavia, 2014). Ha esposto in numerose collettive in Italia e all’estero, tra cui Imago Mundi (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2015), alla Biennale Italia-Cina (Villa Reale, Monza, 2012) e alla Biennale di Praga (2009). Le sue opere sono presenti nella collezione Apt Global e Benetton.

Michael Rotondi

Nato a Bari nel ’77, vive e lavora a Milano. «Una fede incrollabile nell’arte che, per lui, è prima di tutto “bene comune, sociale e pubblico” e che non deve omologarsi per compiacere il mercato. Rotondi è un artista tutto di un pezzo, la cui ricerca artistica ruota attorno a tre temi fondamentali: memoria collettiva, amore e memoria personale, che sviluppa con un linguaggio ricco di suggestioni provenienti dal mondo della musica, ma anche dall’universo della street art, dell’illustrazione indipendente e dell’immaginario punk, indie e pop, con incursioni sia nella cultura “alta” che popolare». (Nicola Maggi).

Oggi è docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti Aldo Galli – IED di Como. Nel 2017 espone con la personale End Hits al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, realizza un progetto con Wurmkos al Padiglione d’Arte Vivente (PAV) di Torino ed è finalista del Premio Cairo nella mostra a Palazzo Reale (Milano). Nel 2016 è pubblicato il volume monografico Michael Rotondi 2006-2016. I don’t care about painting (E20 Progetti editore) ed è invitato alla Biennale di Teheran. Nella personale Post-ornamento (Area/B, Milano, 2016) riflette sul concetto di Beuys, la riconciliazione tra uomo e natura. Tra le altre personali recenti, Soviet Funk (Buzz-Kill, Livorno, 2016), Rumore Rosso (Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, 2016), Good Morning, Captain (Soap, Milano, 2015) e Rysuje!!! (Galleria V9, Varsavia, 2014). Ha esposto in numerose collettive in Italia e all’estero, tra cui Imago Mundi (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2015), alla Biennale Italia-Cina (Villa Reale, Monza, 2012) e alla Biennale di Praga (2009). Le sue opere sono presenti nella collezione Apt Global e Benetton.